La formazione che dà valore alla persona. È da questa visione che nasce “Un Chicco di Speranza”, il progetto che vede Kimbo e la Casa Circondariale di Secondigliano in un’iniziativa concreta che accompagna detenuti ed ex detenuti in un percorso di formazione, dignità e reinserimento sociale, raccontato dalla voce e dalla sensibilità di Giulio Golia.

IL PROFUMO DELLE SECONDE POSSIBILITÀ
Ogni percorso di riscatto inizia con un’opportunità. Grazie alla collaborazione con l’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Napoli, nell’Ottobre 2024, Kimbo ha avviato un corso per baristi professionisti presso il Kimbo Training Center, nel cuore di Scampia. Qui, dieci detenuti hanno mosso i primi passi verso una nuova prospettiva di vita, imparando un mestiere che profuma di accoglienza e relazione. Ma non finisce qui: all’interno del carcere è stato creato anche un magazzino tecnico dove i detenuti si occupano della manutenzione e rigenerazione delle macchine da caffè. Un lavoro concreto, utile e formativo, pensato per ridare senso al tempo e al talento.

UN PROGETTO CHE UNISCE TERRITORIO, RADICI E IMPEGNO SOCIALE
Per Kimbo, questo non è solo un progetto sociale. È un gesto che parla di riconoscenza verso il territorio di Melito, casa di Kimbo da oltre 60 anni. Una convinzione profonda che nasce dal senso di appartenenza, e che oggi si traduce in un impegno concreto per chi merita una seconda occasione. Non è pietismo, non è assistenzialismo. Come ha ricordato Mons. Domenico Battaglia, è un atto di giustizia. È la volontà di costruire un “noi” più grande, dove anche chi è rimasto indietro può tornare a camminare.

UNA PENA CHE NON ISOLA, MA RIEDUCA
L’idea dell’amministrazione penitenziaria moderna è quella di puntare verso un’esecuzione della pena che non sia un fenomeno soltanto segregativo. A cuore di Kimbo e del magistrato Giovanni Russo, Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, vi è il concetto di umanizzazione della pena. La rieducazione è multipla, plurale: essa passa attraverso una revisione dei comportamenti del detenuto e la ricostruzione di un rapporto sociale. Con “Un chicco di speranza”, Kimbo ha sposato pienamente questa filosofia.
Sognare il futuro significa anche coltivarlo
Con il supporto della Facoltà di Agraria dell’Università Federico II, è in fase di studio la realizzazione di una micro piantagione di caffè all’interno del perimetro del carcere, su un terreno di 10.000 mq. Un progetto che unisce natura, sapere e riabilitazione, e che racconta una Napoli che non smette di inventarsi nuove strade, anche là dove sembravano precluse.