Kimbo ospita Oscar Farinetti per un confronto sul valore del caffè
Da sempre attento alla cultura del cibo e alle eccellenze italiane, Oscar Farinetti – fondatore di Eataly – è stato ospite di Kimbo per avviare una riflessione necessaria: dietro una semplice tazzina di caffè si nasconde una filiera lunga e complessa, fatta di competenze, passione e rispetto, dalla piantagione fino al bancone del bar. Un incontro che rilancia un messaggio chiaro: è il momento di promuovere una cultura del caffè autentica e consapevole, e di restituire al caffè il valore che merita.

LA QUALITÀ DEL CAFFÈ E IL SUO GIUSTO PREZZO
Ciò che per noi è un gesto quotidiano, in realtà è il risultato di un lungo viaggio. Nei Paesi più evoluti del Nord Europa, osserva Farinetti, il prezzo di un espresso non scende al di sotto dei 2,50€ , mentre in Italia – dove il caffè è parte integrante della cultura e dell’identità nazionale – il prezzo al consumo rimane spesso contenuto. Una dinamica che solleva interrogativi sulla sostenibilità economica dell’intera filiera e sulla qualità del prodotto, nel critico scenario dell’attuale situazione geopolitica.

L’imprenditore invita a ripensare il valore reale del caffè per garantire sostenibilità della filiera e qualità, affermando che una tazzina al bar meriterebbe un prezzo più allineato a quello praticato in altri Paesi europei, non inferiore ai 2,50€. In un momento in cui il mercato del caffè è fortemente condizionato da criticità legate all’aumento del costo della materia prima e alla pressione sui prezzi di vendita, Kimbo ha ribadito la scelta di non scendere a compromessi. L’azienda continua infatti a difendere la qualità come valore centrale, riconoscendo in essa una forma concreta di tutela per tutto il lavoro della filiera.
La visita ai reparti produttivi: il caffè, tra scienza e maestria
Durante la sua visita, Oscar Farinetti ha esplorato i laboratori di ricerca e qualità dell’azienda, accompagnato dalla Quality Manager Maria Cristina Tricarico, e ha approfondito i profili sensoriali delle miscele Kimbo realizzate con selezioni di Arabica e Robusta. Ha poi seguito tutte le fasi industriali con il Direttore Francesco Cavallo, esprimendo grande interesse per la tostatura scura tipica della tradizione napoletana, che porta il chicco al punto massimo di cottura – senza mai superare la soglia della bruciatura. Nella tostatura si cela tutta la ricchezza aromatica del caffè napoletano. Un processo delicato, che richiede esperienza e maestria, e che rende ogni miscela Kimbo unica nel gusto.
Le storie intorno al caffè: il valore sociale e culturale della tazzina
Napoli è il luogo dove il caffè si trasforma in gesto sociale, simbolo dell’incontro umano. Il ‘caffè sospeso’, ricorda Farinetti, è un’invenzione di solidarietà sociale che incarna perfettamente questo spirito. Questa dimensione sociale e culturale rende ancora più importante il valore che si cela dietro ogni tazzina: una filiera complessa, fatta di competenze, attenzione alla materia prima, lavorazione artigianale e rispetto per chi lavora in ogni fase, dalla piantagione alla preparazione. Dare voce a questa storia – ha osservato l’imprenditore – è il primo passo per aiutare i consumatori a riconoscere e sostenere la qualità, anche attraverso scelte più consapevoli.