A prima vista quello che sta alla base del caffè padovano sembra un abbinamento strano. La menta è fresca, quasi fredda al palato. Il caffè è intenso, caldo, avvolgente. Eppure insieme funzionano a meraviglia, perché la menta ha un potere rinfrescante che pulisce il palato e amplifica la percezione degli aromi del caffè. Mentre l’oscillazione tra le diverse temperature mantiene vivo l'interesse sensoriale, sorso dopo sorso.
La storia
C'è un segreto che in pochi conoscono: questa specialità così iconica non è antica come si crede. È nata solo nel 2002 e, indovinate, non è nemmeno stata inventata a Padova. Il padre di questa bevanda si chiama Alberto Birollo, barman di origini comasche trasferitosi in Veneto alla fine degli anni Novanta.
I colori del caffè padovano (il verde della menta, il bianco della panna e il marrone del caffè) richiamano le tonalità delle storiche sale del Caffè Pedrocchi, il locale che ha ispirato questa creazione. Un luogo simbolo dei caffè letterari, fino al 1916 conosciuto come il "caffè senza porte", luogo d'incontro per studenti, intellettuali e rivoluzionari.
«Lo abbiamo messo in carta il lunedì, e il mercoledì era già diventato un best seller», ha raccontato Birollo.
La ricetta a regola d'arte per prepararlo a casa
Ingredienti:
- 1 espresso ben caldo
- 50 ml di panna fresca
- 30 ml di latte freddo
- 20 ml di sciroppo di menta
- Cacao amaro in polvere
Il cuore di questa ricetta è un espresso robusto e aromatico. Non puoi permetterti un caffè timido: ci vuole un espresso che sappia tenere testa all’intensità della menta senza farsi mettere in secondo piano. Scegli un Kimbo dalla tostatura decisa: solo una miscela con personalità riuscirà a emergere e a creare quel perfetto equilibrio di gusti.
Passiamo alla crema, che va preparata mentre sta uscendo il caffè. Prendi uno shaker e versaci dentro la panna fresca, il latte ben freddo e lo sciroppo di menta. Chiudi e scuoti vigorosamente per una ventina di secondi. Una volta pronto l'espresso, versalo in una tazza grande. Ora viene il momento scenografico: versa piano la crema aromatizzata, lasciandola posarsi delicatamente sulla superficie del caffè. Vedrai formarsi quella stratificazione di colori che rende il caffè padovano così riconoscibile.
Concludi l'opera con una generosa spolverata di cacao amaro: il suo sapore leggermente amarognolo bilancia la dolcezza. E ricorda la regola d'oro: niente cucchiaino! Il caffè padovano si gusta lasciando che la crema fresca e la menta incontrino a poco a poco il caffè, un sorso dopo l’altro.