Lello Esposito dedica a Kimbo la sua nuova scultura
Da più di trent’anni, Lello Esposito rielabora e rende proprie le icone dell’immaginario tradizionale più rappresentative della città di Napoli, immortalandole in sculture e dipinti che lo hanno reso un artista noto a livello internazionale. Le Scuderie Sansevero, sede del suggestivo studio del Maestro, ospitano ora una nuova opera d’arte dedicata al caffè e a Kimbo, marca internazionale che custodisce con cura la sua anima napoletana, nata nel 1963 nel quartiere di Scampia, dove è ancora attivo il nostro quartier generale.
“K di Kimbo”: è questo il nome della scultura a forma di K, in alluminio e alta un metro, ricoperta dai bassorilievi raffiguranti tutti i segni che hanno contraddistinto l’immaginario e la poetica di Lello Esposito in tutto l’arco della sua straordinaria carriera, da San Gennaro a Pulcinella, da Partenope al corno. Senza dimenticare, ovviamente, la moka e il chicco di caffè!
K - la prima lettera del nome KIMBO, una parola che evoca le esotiche terre di origine dei chicchi di caffè.
K - la decima lettera dell’alfabeto greco.
K - la singolare lettera di un particolare alfabeto artistico, creativamente declinato in scultura in quest’opera realizzata da Lello Esposito in esclusiva per la Kimbo S.p.A.
K - la quinta lettera all’interno della parola greca Meraki, un termine che semanticamente significa far qualcosa con passione, mettere amore e creatività in ciò che si fa. Amore e Creatività, gli “imperativi emozionali” che da sempre hanno guidato la ricerca artistica di Esposito e che accomunano la sua
esperienza, il suo sentire ed il suo fare, a quello della famiglia Rubino che con uguali modalità e intenti, hanno fondato la Kimbo, a Napoli nel 1963.
K - la prima lettera della parola Kaos. Il Kaos che nella mitologia e nella cosmogonia degli antichi greci è la rappresentazione dello stato primordiale di "vuoto", dal quale poi ogni cosa viene creata. Il Kaos creativo che in quest’opera di Esposito si traduce formalmente in un principio di ordine e disordine che regola, “s-regola” e poi viceversa, la disposizione delle diverse, piccole e medie sculture, posizionate sulla superficie della grande lettera K in alluminio.
Dodici simboli, dodici storie, innumerevoli significati e significanti che concettualmente racchiusi all’interno di questa “scultura – contenitore” ne fuoriescono poi, incastonandosi come gemme preziose sulla sua brillante e specchiata superficie.
Figure e archetipi che attingono all’immaginario della millenaria cultura partenopea, fulcro della ricerca artistica di Esposito che da più di quarant'anni lavora sul rapporto e le possibili relazioni tra Arte Contemporanea e Tradizione:
La sirena Partenope - donna pesce e uccello -, simbolo leggendario dell'origine greca di Napoli. L'Uovo, simbolo e origine del "tutto".
Il corno benaugurante che deriva dalla cornucopia, simbolo di abbondanza fin dall’antichità,
dichiara e sottolinea ulteriormente l’origine greca di questa città.
Pulcinella, San Gennaro, la Pizza, tre elementi fortemente identitari, ma ora sempre più riconosciuti e riconoscibili come simboli dal valore universale nell’ambito dei progetti di valorizzazione e sviluppo dei beni artistici e culturali promossi dall’UNESCO.
Il vulcano e il sole, simboli della potente, energica e ancestrale bellezza del paesaggio di questa città. La testa di un cavallo, il “Cavallo Napoletano”, un simbolo che diventa un tributo ad un luogo, all’arte del fare, ad una città ed al suo emblema, allegoria dell’indomito carattere dei napoletani e della grandezza e nobiltà della loro cultura.
Una corona “metafora visiva” della parola inglese King che posizionata vicino ad un chicco di caffè e una caffettiera, diventa il simbolo della storia dell’ “imperioso” e meritato successo” dei prodotti della Kimbo in tutto il mondo.
K - la prima lettera della parola Kimbo, il caffè di Napoli, una grande azienda italiana che attraverso la sua storia, la rigorosa fedeltà alla tradizione e alla continua ricerca e innovazione arricchisce e incrementa il patrimonio di simboli identitari legati al capoluogo partenopeo.
A di Albero, B di Barista, C di Caffè... ma K di che?
Fino ad oggi non è stato possibile attribuire alla consonante K, considerata da sempre d'importazione straniera, una parola tipicamente italiana ma, grazie a KIMBO, il caffè espresso da sempre italiano, per onor di cronaca napoletano d'origine, possiamo finalmente dire K di KIMBO.
È per questo che abbiamo voluto, con questo abbecedario italiano-inglese da colorare, ripercorrere con la fantasia la storia della consonante straniera che, nell'immediato dopoguerra, è stata naturalizzata italiana anche grazie all'uso corrente della parola KIMBO.
Da uno studio pedagogico eseguito, l'impostazione grafica è stata voluta come da impaginato, per permettere, mentre si colora, una visione più chiara delle immagini riprodotte.
Buon divertimento!